Meantime n.5
Meantime è una rivista indipendente che nasce a Singapore, a metà strada tra magazine e diario personale. Realizzata con un approccio artigianale e un tono intimo, si distingue per il suo carattere narrativo e per la capacità di trasformare storie dimenticate in racconti universali.
Ideata dal giornalista Pang Xue Xiang, Meantime recupera le memorie nascoste di Singapore attraverso un linguaggio personale e profondo, capace di andare oltre i confini del classico magazine indipendente. Ogni numero intreccia vicende personali e collettive, mostrando come anche le separazioni e le fratture possano aprire a nuovi inizi.
In questo volume trovano spazio storie di oggetti cari, linguaggi segreti dei francobolli, migrazione, relazioni spezzate e legami interrotti. Il risultato è un oggetto editoriale unico, capace di toccare corde emotive e di offrire una prospettiva diversa sulla memoria e sull’identità di un Paese in continua trasformazione.
Un magazine per chi cerca editoria indipendente autentica, narrazione personale e memoria culturale.
ISSUE 5
Il numero 5 di Meantime continua a intrecciare memoria personale e storia collettiva con il tono intimo che caratterizza questa rivista indipendente di Singapore. In queste pagine il tema delle relazioni – spezzate, trasformate o ricucite – diventa il filo conduttore di racconti sorprendenti.
Gli ex amanti rivelano gli oggetti simbolici lasciati dietro di sé, mentre un ironico manuale spiega come inviare mazzi di fiori usati come veri e propri insulti. Artisti botanici riscoprono l’antico linguaggio segreto dei fiori e, con uno sguardo contemporaneo, una storica rubrica di consigli sentimentali degli anni ’90 si confronta con le risposte di ChatGPT per indagare come cambia il modo di parlare d’amore.
Non mancano storie legate al tempo e all’appartenenza: un collezionista di francobolli trasforma una passione in impresa, i banchi dei pegni raccontano la loro sopravvivenza al passare degli anni, mentre un singaporiano di origine pakistana traccia le proprie radici e la ricerca di identità. Il numero si chiude con il ritorno di una coppia a Christmas Island, territorio legato a Singapore, che diventa metafora di memoria e connessione.
