Estetico sinonimo di superficiale. La superficie è il contorno di un corpo, ciò che separa lo spazio esterno dal contenuto. Lo sguardo corre sul bordo della superficie, tutti gli sguardi possono correre sui bordi delle superfici. Nessuno può entrare nel contenuto delle superfici, gli esteti sì.

Badlon N.4 è un magazine di moda e racconti. Protagonisti avvolti in abiti scuciti da storie, le loro o quelle in cui si personificano.

In centocinquanta metri quadrati gli occhi si osservano, la pelle è accaldata e il ritmo balla. Clubbing: voce del verbo volere, silenzio del verbo essere, presente del verbo danza. Kirill ha 21 anni, si muove simultaneamente sulle pagine vuote, sui polpacci stringe l’elastico dei calzini Samb mentre i piedi scandiscono il tempo del ballo. La coda sgualcita di una sirena lascia trapelare la scritta destroy sulle gambe di Dasha e gli occhiali a contrasto sul suo volto osservano l’espressione del nostro giudizio; nella pagina successiva il gilet di Ashley Williams è una maglia rattoppata con le braccia dipinte di Dima.

Le grafiche sature degli abiti sulla carta si tacciono alla parola di Victoria Kosheleva e Stepan Privezentsev in conversazione con Alexander Burenkov. Il contrasto delle parole scandisce la sezione delle pagine, la mano evidenzia lo scrivere ma il pennarello è nero, le linee sono ora errori barrati, le lettere scompaiono per galleggiare. Poi le foto, fotocopie nelle foto, foto nei ritratti, ritratti nei disegni, disegni nelle foto. Sull’angolo, in cima, un brandello di carta strappato con le dita “ME”.

L’argento, a differenza dell’oro, sopravvive senza riflettere le pretese dei ricchi. NO SOMETHING WITHOUT NOTHING. La carta patinata, sopra è impressa una figura scura, monacale che custodisce fra le mani la Bibbia del digitale, un Ipad. Poi un abito rosso su un corpo svenuto, la passione di Cristo vestita di eleganza. Lo stesso uomo rinasce avvolto da un tessuto di stelle e immobile, mentre la strada scorre, diviene argento.

Le matite colorate sono il primo strumento su cui sperimentiamo la manomissione delle nostre vite. L’esile corporatura del pastello rimane sospesa tra i polpastrelli delle mani fino a quando un impulso nervoso la trascina sul foglio. La causa è l’effetto: le mani lievi sono le campiture deboli, l’intensità del tratto è la pesantezza dell’animo. Quando il colore è arrabbiato sulla carta la sua mina si spezza e il suo suolo si buca. How I Lost Myself.

Qualora gli esteti mancassero, qualora stanchi di spiegazioni ridondanti a udenti senza udito, il contenuto delle superfici si prosciugherebbe sotto il sole dell’ignoranza. Ecco allora che superficiale diverrebbe sinonimo di antiestetico.

 

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04 giugno 2024 — Chiara Zonta

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