032C n.47
Fondata a Berlino nel 2001 dal giornalista Jeorg Koch, 032c è un magazine indipendente che esplora cultura, moda, arte e politica con un approccio radicale e visivo. Numeri da collezione, dossier provocatori e collaborazioni iconiche ne hanno fatto un vero cult.
Il luogo dove la rivista viene creata è un centro di ricerca e sperimentazione che contribuisce a definire la cultura contemporanea. È per questo, e non solo, che 032c magazine è un vero e proprio manuale da collezione per chi la moda la fa, non la segue.
Dimensioni: 20x27
Pagine: 287
Copertina: morbida con rilegatura in tela
Lingua: inglese
ISSUE 47
Il nuovo numero di 032c si apre con il dossier “Techno-Feudalism: I’m Sorry, But You Do Not Have Enough Coins for Democracy”, curato dal leggendario David Carson. Un’indagine sul sistema operativo contemporaneo: dalle sue radici storiche con Cédric Durand fino agli scenari futuri raccontati da Jens Hillebrand Pohl. A curarlo è Shane Anderson, mentre Günseli Yalcinkaya analizza la fascinazione del mondo tech per cavalieri e salvataggi da fiaba.
Nel frattempo, l’orrore terrestre sembra ovunque. Il posterboy 2HOLLIS, fotografato da Brandon Bowen e vestito da David Friend, racconta a Cassidy George che solo la carta dei Tarocchi La Stella è sopravvissuta all’incendio della sua casa d’infanzia. La performer GABBRIETTE invece è protagonista di una produzione fittizia in stile Steven Klein, tra sangue, armi e mascolinità tossica, con styling a cura di Ras Bartram e Bailey Rose Quinones.
La trilogia infernale di droni, distruzione e guerra viene indagata attraverso tre artisti visionari: Wolfgang Tillmans e Boris Mikhailov (a firma Shane Anderson), Hito Steyerl (testo di Tobias Timm), e Cyprien Gaillard (con un pezzo di Gabriel Proedl).
Qual è oggi il legame tra arte e business? Harriet Shepherd svela la filosofia dietro il culto della casa di produzione A24, mentre Lorenzo Bertelli confessa a Michael Ebert e Sven Michaelsen quanto sia difficile essere un ribelle quando tua madre è Miuccia Prada, una vera rivoluzionaria.
In un’altra sezione del magazine, Thyago Sainte, Claire Koron Elat e Natacha Voranger seguono Caro Daur, paragonata alla poetessa sperimentale Bernadette Mayer, in un onirico spogliatoio tra docce e introspezione.
Chiude il numero la sezione X-Files, che presenta alcune delle personalità più iconiche del mondo 032c: Hilton Als e Neville Wakefield su Helmut Lang, il visionario Thaiboy Digital, i registi cult Nicolas Winding Refn e Hideo Kojima, la coppia spettrale Sematary e Ghost Mountain, il sognatore Ben Grimes, l’archivista carcerario Pouria Khojastehpay, gli outsider eterni R. Crumb, Eric Kroll e Come Tees, i mitologi slavi IC3PEAK, il “vibe checker” Federico Sargentone, e il filosofo italiano Emanuele Coccia.
