C'è la carta che rincorre il digitale e poi c'è il digitale che, anziché correre, impara a mescolarsi e ibridarsi al prodotto cartaceo con risultati che sorprendono per qualità e originalità. Archivio Contemporaneo, lungi dall'utilizzare la forma magazine in modo anacronistico, rappresenta un esperimento ben riuscito, forse un unicum in Italia, di questo secondo modo di fare editoria. 
Frutto di una ricerca sul contemporaneo lunga più di un anno, Archivio Contemporaneo è la nuova rivista lanciata dallo studio creativo romano Visioni Parallele. Aperti da sempre a ibridazioni tra linguaggi e visioni artistiche differenti, il team di Visioni Parallele ci ha raccontato qualcosa in più su questo nuovo progetto che, come ci spiegano, non costituisce un punto di arrivo, ma solo un altro punto di partenza per fare arte.

Come descriveresti Archivio Contemporaneo a chi non vi conosce?
Archivio Contemporaneo è un catalogo cartaceo e multimediale a tiratura limitata, frutto di una progettualità indipendente portata avanti per più di un anno. Potremmo descriverlo come un prodotto ibrido, una riflessione volta ad indagare le relazioni che intercorrono tra le arti visive, il 3D, la grafica, AR, VR, la fotografia, il video e il design. Ci piace definire Archivio Contemporaneo come un collettivo di idee che convivono parallelamente tramite contenuti visivi e multimediali, un laboratorio visivo e concettuale in cui poter soprattutto sperimentare ed elaborare nuove visioni e prospettive della realtà.

Qual è l’obiettivo del magazine?
L’obiettivo è stato sin da subito quello di definire un percorso di narrazione alternativo, proponendo al tempo stesso una selezione delle esperienze artistiche più sperimentali ed interessanti della creatività contemporanea, catalogate in mesi di ricerca.

archivio contemporaneo


La struttura e il layout di Archivio Contemporaneo sono davvero particolari e vanno a ricalcare le gabbie grafiche dei programmi usati dagli artisti per creare le loro opere. Carta e digitale sembrano quasi intrecciarsi. Quanto è importante per voi il rapporto e il dialogo tra questi due mondi?
Archivio Contemporaneo può sicuramente essere definito come un prodotto ipermediale a cavallo tra il digitale ed il cartaceo. I due aspetti si interfacciano costruendo in ogni fase del progetto uno scambio serrato: dall’ideazione, passando per la stampa, fino ad arrivare alla fruizione, definendosi l’uno con l’altro senza escludersi mai. Proprio per questa prima pubblicazione è stata infatti realizzata una proposta virtuale del magazine: chi lo acquisterà potrà vedere in esclusiva una Virtual Exhibition creata dell’artista giapponese Jackson Kaki e la possibilità di fruire alcune opere in realtà aumentata, lavoro sviluppato dal collettivo di Umanesimo Artificiale.
Il nostro studio ha da sempre avuto un’attitudine ed una particolare attenzione volta ad indagare questa “frattura”. La ricerca portata avanti in questi anni nella proposta espositiva e nella selezione dei creativi si inserisce perfettamente nella connessione di questi due mondi (quello materico e quello digitale), ci affascina e rappresenta per noi un processo continuo e necessario.

Cosa possiamo trovare in questo numero di esordio?
In questo primo numero differenti luoghi e linguaggi sono stati messi in relazione, vengono definiti paesaggi in cui i comuni confini spazio-temporali mutano fino a definire sei differenti immaginari: MetaSpace, Umano non umano, Unreal is the new real, Third Self, Crudo, Matters still matters. Questi mondi popolati da una costellazione di più di settanta artisti internazionali vengono introdotti da sei penne del circuito artistico contemporaneo: Cristiano Leone, Donato Piccolo, Emilia Garito, Filippo Rosati e David Koh, Giacomo Guidi, Gianluca Marziani, Giuseppe Armogida e Sebastiano Leddi.

archivio contemporaneo

Domanda di rito: perché un magazine cartaceo in un epoca dominata dal digitale?
Siamo da sempre affascinati e grandi sostenitori dei progetti cartacei: il libro come oggetto, ma anche come mezzo di comunicazione e soprattutto di espressione. Archivio Contemporaneo è stata in questo senso una scelta semplice e spontanea, potremmo definirlo come la sintesi di quella che era stata fino a questo momento una riflessione digitale.

Quali sono i progetti (presenti e futuri) di Visioni Parallele?
In questo momento stiamo portando avanti tutte le nostre produzioni ma il nostro obiettivo sono una serie di eventi e collaborazioni volte proprio a lanciare Archivio Contemporaneo. A partire dal 7 Dicembre, data in cui ci sarà la prima release fisica presso Palazzo Brancaccio (Roma), avranno infatti luogo diversi incontri per dare vita alla ricerca costruita in questi mesi.

Archivio Contemporaneo lo trovate in esclusiva su Frab's QUI

archivio contemporaneo magazine

 

24 novembre 2021 — Anna Frabotta
Tag: interviste

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