Holiday magazine - The Kathmandu Issue

470 kr

Holiday è un magazine indipendente di viaggio fondato nel 1946. Rinomata per il suo audace layout, la credibilità letteraria e la scelta ambiziosa dei fotografi, Holiday ha interpretato il mondo come nessun altro periodico. La premessa era semplice: inviare uno scrittore e un fotografo in un luogo specifico e chiedere loro di catturare la loro visione del luogo senza vincoli di stile, lunghezza o budget.
Interrotte nel 1977, le pubblicazioni sono riprese trentasette anni dopo, nel 2014. Holiday è tornata per volere del direttore artistico Franck Durand. Il magazine rimane fedele all'essenza, all'estetica e al senso dell'avventura giornalistica del suo antenato, ma in un formato che celebra anche la moda. Gli editoriali girati da fotografi leader del settore e talenti emergenti, convivono magnificamente con il lavoro delle migliori voci letterarie di oggi. E fedele al suo concetto originale, Holiday invia ancora collaboratori a produrre un ritratto di un luogo che sia allo stesso tempo intimo e senza tempo.
Holiday è una pubblicazione internazionale semestrale con base a Parigi.
È scritto in inglese, ma il suo cuore è francese.

Lingua: inglese
Formato: 
27,5X34CM

ISSUE 393 - KATHMANDU
Kathmandu non è solo un luogo. È anche una parola che racchiude una leggenda e un’epoca.  La rivista Holiday  ha proseguito il suo numero di Parigi approfondendo questa destinazione iconica. Sharif Gemie racconta i viaggi degli idealisti hippie, Samrat Upadhyay descrive il loro arrivo da una prospettiva nepalese, il romanziere François-Henri Désérable condivide le sue spiritose impressioni dopo un insolito viaggio sulle alture del paese, Valérie Steele decifra l'influenza estetica della regione sulla moda occidentale, Willy Van Rooy ricorda un viaggio che fece lì nel 1964, Ed Douglas chiede a diversi sherpa la loro visione della storia dell'alpinismo himalayano, Chanira Bajracharya parla della sua vita di dea vivente e Sonia Awale ci dà alcuni consigli sui migliori trekking da intraprendere per raggiungere Kathmandu a piedi. In altre parole, è la destinazione a cui conducono tutti i pezzi di questo numero.  
Il tutto immortalato dai fotografi Olivier Kervern, Derek Henderson, Pamela Dimitrov e Deo Suveera si immergono nel trambusto e nei colori immemorabili di Kathmandu e riportano le loro visioni, mentre Mikael Jansson cattura la grazia surreale sia della valle che della modella Rianne Van Rompaey. Le loro immagini sono arricchite dal lavoro dell'artista locale Sagar Chhetri e dalle fantasticherie nepalesi provenienti da lontano di Ana Roque, Felipe Romero Beltrán, Dougal MacArthur, Milena Villalón e Alessandro Furchino Capria.