In questo articolo vi parliamo del dietro le quinte di Frab's Magazines, di come abbiamo fatto a costruire un'azienda che vende in Italia riviste indipendenti a tiratura limitata. Non di quelle che si trovano in edicola, ma prodotti con una ricerca artistica e culturale alla base altissima, prodotti in piccole tirature e provenienti da ogni parte del mondo. Perchè vi racontiamo queste cose? Perchè tra un po' compiamo un anno, e fare bilanci trovando la consapevolezza di chi siamo ci aiuta a darci una spinta per il futuro. E allora, cominciamo. 

L'editoria, in Italia e non solo, ha margini di guadagno bassissimi. Se nella moda si può guadagnare tranquillamente oltre il 100% rispetto al prezzo a cui si è acquistato dal produttore, nel mondo dell'editoria è complicato arrivare al 30%.

E con questo bassissimo margine, ovvero quello che rimane tra il costo del prodotto e l'incasso dalla rivendita, bisogna pagare: IVA ai piccoli editori, tasse, commercialista, costi di transazione dei pagamenti, pubblicità, costi di spedizione (si, la nostra spedizione a 3 Euro in Italia a noi costa altri 3 Euro), costi del sito, costi delle trasferte per partecipare ad eventi, cartuccia della stampante e così via. 

Una sfida difficile, ma una soluzione c'è ed è quella della nostra storia. Prima di iniziare a raccontarvela, però, è bene tenere a mente due concetti obbligatori: amore per quello che si mette a disposizione degli altri sul proprio store online e tanto coraggio. Senza questi non vale la pena iniziare, perchè senza mettere il cuore in qualcosa, nessuno vi riconoscerà la cura che avete nella scelta di ogni singola rivista (nel nostro caso), né comprenderà quel leggerissimo senso di abbandono che si prova nel vederla partire col corriere, anche se in stock se ne hanno ancora tante copie. La passione è quella cosa che ti fa sentire come "tuo" ogni numero che vendi, il coraggio è quello che ti fa investire tanto tempo e fare tante rinunce pur di portare avanti un progetto che non ti da alcun guadagno. Sì, avete capito bene. 

Ok, e dopo i concetti un po' romantici di passione e coraggio? Per noi dopo questi c'è un' unica grande linea guida che i più tecnici e ganzi chiamano "bootstrapping". Ovvero, se hai un po' di dimestichezza con la rete, non chiedere soldi in prestito a nessuno, fai tutto con le tue energie investendo solo una parte dei tuoi risparmi. La crescita sarà lenta, moderata e costante, misurata dalla forza che continuerai o meno a mettere nel progetto.

Grazie ad alcune piattaforme online (la nostra, consigliatissima, è Shopify) troverai ad un prezzo contenuto un valido alleato che si occupa di un sacco di grattacapi come la gestione dei pagamenti o la creazione di base della struttura software, senza necessitò di rivolgerti ad agenzie specializzate e molto costose. 

Aprire un negozio online in bootstrapping vuol dire investire in questa attività davvero tantissimo tempo nel catalogare ogni rivista, trovare fotografie o scattarle, scrivere descrizioni, ordinare organicamente il catalogo, gestire i fornitori, la parte amministrativa e logistica. Il nostro lavoro preparatorio, una volta definito il progetto, è durato oltre 4 mesi. E ancora oggi Frab's è rimasto per noi un impegno omnicomprensivo a cui dedichiamo tempo ed energie finita la nostra giornata lavorativa extra-Frab's.

Serate post lavoro e interi weekend passati a curare i contenuti del sito, a partecipare a eventi, a costruire la nostra community sui social. Tante piccole cose che all'inizio sembrano insormontabili e difficili, poi diventano con un po' di allenamento una sana abitudine che tutt'ora ci sta accompagnando.

Un dettaglio per tutti: la colazione al bar che ci concediamo nel weekend è il vero perno strategico di Frab's. E' il momento in cui decidiamo cosa fare, cosa pubblicare, cosa selezionare per lo shop e le scelte fondamentali per questa attività.  

Partire in bootstrapping, naturalmente, vuol dire partire lentamente e crescere in maniera progressiva, senza grandi esplosioni di clienti o fatturati esorbitanti. Significa anche essere umili e non smettere mai di imparare.

Il concetto è semplice: investi solo quello che ti puoi permettere e cresci (piano) reinvestendo ogni minimo guadagno, ovvero investi se i soldi ci sono, altrimenti è probabile che qualcosa non funzioni e non abbia senso investire. 

Se il progetto trasmette il tuo amore per ciò che metti a disposizione degli altri e arrivano le prime vendite, ecco che si ha sufficiente forza economica per acquistare più prodotti da mettere nello shop e poi, in un secondo momento, anche per farsi conoscere in qualche evento fisico o sul web.

Qualcuno ti racconterà che per lanciare un sito serve spendere almeno il 30-50% delle entrate in sponsorizzate sui canali social e con ads di google. Vero, ma è un investimento che non tutti i settori si possono permettere e, come vi dicevamo prima, assolutamente irrealistico nell'editoria. 

Durante l'evento con autori ed editori a Lab 606-Roma

Creare collaborazioni vere e utili è quello che serve per riuscire a far conoscere un progetto specifico. Dal Wave Market di Roma, a Sottotraccia, Innesto e Garage Sale di Ravenna, Colpi di Fulime a Forlì, al Bar Lento di Rimini, per arrivare a chi più di tutti ci ha dato fiducia, Lab 606 a Roma, la rete fisica tra realtà attive nel mondo della cultura è senza dubbio la più grande risorsa per l'esistenza di progetti come il nostro.

E i guadagni? No, non ci sono guadagni. Portare avanti un'attività culturale online così come lo facciamo noi vuole anche dire sapere di non guadagnare nulla. La vera sfida è fare tutto gradualmente per essere certi di non dovere riparare economicamente a qualche danno. Ma ogni volta che arriva un po' di liquidità, reinvestirla per fare crescere il proprio progetto.

Abbiamo riflettuto molto: come apriamo un'attività online? Presi dalle mille formule che il variegato panorama burocratico offre, abbiamo scelto volutamente di farne un'azienda. Non certo per logiche di profitto, quanto piuttosto per il valore etico di una vera e propria impresa: un'azienda è qualcosa che nasce e riesce a crescere semplicemente soddisfacendo bisogni umani. Noi pensiamo ci sia bisogno di cultura e, contribuendo al massimo a pagare ogni tipo di tassa alla quale questa siamo sottoposti, abbiamo deciso di nascere e continuare ad essere in tutto e per tutto un'impresa che si sviluppa tanto quanto è in grado di svilupparsi il mondo della cultura. Se tutto andrà bene, ne siamo certi, un giorno qualcosa potrà rimanere anche a ripagarci del lavoro fatto. 

A quasi un anno di distanza abbiamo visto crescere in maniera moderata ma costante Frab's. Ci rendono orgogliose le persone che ci scrivono per i consigli o a volte solo per chiacchierare, ci rende orgogliosi anche il numero a doppia cifra di persone che tornano a scegliere Frab's una seconda, terza o quarta volta. Ci rendono orgogliosi i nostri abbonati al Secreto Mag Club che si fidano davvero di noi, mese dopo mese.

Con Pang di Meantime Zine

Dietro le quindi di Frab's c'è una stanza di casa diventata ufficio, un'altra magazzino, dei bravissimi corrieri, un commercialista comprensivo, Anna che guida e dirige il tutto e Dario che la supporta e le da una mano quando può. C'è il coraggio e, dopo un anno la consapevolezza che la nostra strada è possibile. 

Il mondo della carta stampata è da tempo in forte difficoltà. Il bootstrapping oggi è possibile, e forse è l’unico modo per iniziare a scrivere una storia nuova per gli editori indipendenti.

Proprio mentre scriviamo questo post stiamo lavorando ad una sorpresa che vi renderà, nei nostri intenti, ancora più facile stare con noi. L'obbiettivo che ci siamo dati è di presentarvela entro quel 15 Maggio che è il giorno del compleanno di Frab's e vogliamo festeggiare alla grande, continuando un progetto culturale che ha ancora davanti una lunga strada e una missione che non può essere fermata. 

29 mars 2020 — Dario Gaspari

Commenti

Oliviero Bifulco ha detto:

Felice di sostenervi, dal mio piccolo punto di vista di lettore, in questo progetto. Il mondo, nel 2020, ha voglia di cura, dettagli, empatia, di un ritorno alle cose autentiche. E voi riuscite a dimostrare tutto questo anche in un pacco che arriva tramite un corriere. Grazie!

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