Cartography n.9

381 kr

Una rivista di viaggio e un diario di viaggio.

Forse sarà il grande formato, ma chi fa viaggi per emozionarsi e non tanto per mettere bandierine ha trovato lo strumento giusto per prendere ispirazione e anche per scovare posti magnifici. 

Cartography è una rivista indipendente italiana dedicata alla cultura del viaggio. Ogni numero non ha tempo e racconta tre diverse destinazioni nel mondo vissute dai suoi autori sulla propria pelle attraverso fotografia documentaristica, testi e itinerari giornalieri.

È un modo per prendere ispirazione e per prendere la strada di posti lontani con la mente. Ma poi, se decidete di andarci veramente e vi fate convincere dalle foto struggenti, questa rivista vi racconta per filo e per segno dove andare e come andarci tramite un diario di viaggio preciso, dettagliato e meticoloso che vi aiuterà a costruire le tappe del vostro vero viaggio. 

Paola Corini e Luca De Santis da Milano pubblicano due volte l'anno questo capolavoro a metà tra documentario e diario di viaggio. Disponibili su Frab's diverse edizioni per raccontare posti magnifici e senza tempo. 

Lingua: Italiano e inglese
Dimensioni: 24,5x33,5
Numero di pagine: 260
Copertina: morbida

ISSUE 9
GEORGIA - GALAPAGOS - SWEDISH LAPLAND

Cosa c’è di tanto straordinario nell’arcipelago delle Galápagos da avere la forza di evocare, in chi visita e immagina queste isole, gli scenari più affascinanti e allo stesso tempo quelli più ambigui? È difficile rispondere, ma basta pronunciarne il nome per vedere in chi ascolta risvegliarsi un’attenzione mista a curiosità. È la reazione di chi in qualche modo “sa”, ne ha sentito parlare, le ha immaginate e sognate. Non a caso per secoli le Galápagos sono state chiamate Islas Encantadas. L’incanto qui non è quello estetico, il meraviglioso, ma quello magico, l’incantesimo. 

La frastagliata geografia della Georgia e la sua travagliata storia vanno di pari passo, fatte come sono di faticose ascese e brusche discese, poca aria, poca distensione per tirare il fiato. E in questa scarpinata, man mano che si va avanti, si capisce sempre meglio che i sensi eccedono le parole. Forse il miglior pregio della natura del georgiano è l’essere in grado di trasgredire la propria singolarità, di non considerarsi per sé stesso, ma proiettarsi nell’altro e aprirsi al possibile. 

Si può ancora viaggiare? Ci si potrebbe domandare, a questo punto, se il viaggio non vada oltre il turismo: sì, lo trascende, perché in teoria accompagna ogni forma di spostamento, poiché si considera il viaggio non soltanto un desiderio, ma anche il risultato dell’esperienza corporale, psicologica, sensibile e intellettuale legata al fatto di muoversi nello spazio, a prescindere dalle forme e dalle motivazioni dello spostamento. Il viaggio appare in verità una mossa dello spirito, un’esperienza particolare della mente e del corpo. In altre parole, è un’esperienza del mondo che le infrastrutture turistiche compromettono e che invece farebbero bene a preservare.