Spike art magazine n.79

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Curata dall'artista Rita Vitorelli, Spike è una rivista d'arte contemporanea, una piattaforma online e uno spazio per eventi. 
Il magazine ha lo scopo di sostenere una critica d'arte indipendente e significativa. Saggi di importanti critici e curatori sono integrati da interviste e approfondimenti che offrono spazio per polemiche, meditazioni e brevi risposte a domande urgenti.
Pubblicato quattro volte l'anno, Spike offre ai suoi lettori sia intimità che immediatezza attraverso un approccio editoriale insolitamente aperto che non teme polemiche e provocazioni. 

ISSUE 79
Rovina ecologica e profughi, illiberalizzazione e disuguaglianza, guerre calde e una nuova guerra fredda: l’idra della policrisi cresce sempre di più. Ma è anche uno stato d'animo, una crisi d'identità causata da paralisi e shock cognitivo. È sempre stato così, ma con una minore portata mediatica? Oppure il capitalismo si sta davvero esaurendo, senza alcun entusiasmo di redenzione? Le arti sono esperte nel tematizzare i mali che le colpiscono – ciao, Biennale e documenta – ma forse la policrisi è una metafora istruttiva per ciò che sta distruggendo la creatività: l'acquisizione commerciale del discorso, la burocratizzazione della curatela e gli effetti di dopamina del self-branding.
Forse siamo a un bivio tra la guarigione e la morte. Spike #79 ha le idee chiare sul fatto che i pessimisti non vengono mai delusi.

Con Henrike Naumann, Shirin Neshat, Roberto Villanueva, Ben Davis, Mire Lee, Precious Okoyomon, Ivan Cheng, Nil Yalter, Anselm Franke, Anna Jermolaewa, Catherine Liu, Oliver Ressler, Morag Keil, Jeppe Ugelvig e molti altri.