Chutney n.4
Chutney è una rivista di cultura e società che ci fa conoscere storie di persone e popoli sottorappresentati. Con base a Londra, viaggia dalla Palestina all'Africa, dal Medio Oriente alla Colombia, dove collaboratori e contributor di ogni genere si impegnano con un taglio giornalistico, approfondito e viscerale a trovare storie che contano, ma che restano senza voce perché provenienti da Paesi coloniali o ex coloniali.
Osman Bari, l'ideatore del magazine, cerca di portare alla luce storie personali o di piccoli gruppi che raccontano i cambiamenti e gli stravolgimenti sociali più in generale.
Ogni numero è diviso in tre parti: Chop, Mix e Preserve. A raccontarci l'importanza di cambiare ma restare fedeli alle proprie origini allo stesso tempo.
Chutney una rivista maneggevole e molto raffinata nello stile, stampata in offset, con grafiche che cambiano ad ogni articolo e longform e una componente di immagini e fotografie che accompagna i testi scritto.
Lingua: Inglese
Dimensioni: 20x13
Pagine: 232
ISSUE 4
Nel suo quarto numero, Chutney continua a esplorare le tensioni, le eredità e le visioni del Sud del mondo con un approccio sensoriale e radicalmente aperto.
Dalle acque di Gaza alla liberazione cosmica, questo volume attraversa corpi e confini: le mani invisibili delle massaggiatrici migranti, le lapidi mute di una Bosnia frammentata, camicie di carta joss bruciate come offerta e memoria, diplomazia sotto le tende, antenati Yuwaalaraay che riemergono nel presente, vite passate che sussurrano tra le pieghe della storia, bulldozer, violenza, resistenza.
Questo quarto numero è un'edizione fatta di stratificazioni, frammenti e immagini che si rifiutano di stare ferme, un archivio vivente per tempi in fermento.
