Rouleur n.125
CHF 20.00
Rouleur è una rivista che raccoglie i testi e le immagini dei migliori giornalisti e fotografi di ciclismo in circolazione per raccontare la vera essenza delle corse su strada e trasmettere la passione e la bellezza del ciclismo.
ISSUE 125
Le parole dell'editore Ed Pickering: "La bicicletta è la cosa più vicina ad una soluzione miracolosa a disposizione dei politici di tutto il mondo per migliorare la vita soprattutto nelle città, ma ovunque. Chi sceglie la bicicletta risparmia spazio su strade altrimenti congestionate da veicoli a motore. Il ciclismo non provoca inquinamento, salvo l’impatto iniziale della produzione. Quando le persone vanno in bicicletta, diventano più in forma e meno vulnerabili alle malattie e ai problemi legati a uno stile di vita sedentario, il che ha l’effetto a catena di ridurre l’onere finanziario sui servizi sanitari. C’è una buona argomentazione secondo cui andare al lavoro in bicicletta invece di guidare o usare i mezzi pubblici fa bene alla salute mentale (ti porta anche a destinazione in perfetto orario e più vigile). Andare in bicicletta è molto più economico che guidare. Le automobili uccidono e feriscono migliaia di persone ogni anno, mentre nel Regno Unito, ad esempio, i ciclisti non sono quasi responsabili di incidenti gravi. Le città e i paesi che promuovono i viaggi attivi sono luoghi più tranquilli e piacevoli. Questi sono solo gli effetti positivi più evidenti del ciclismo. I politici di paesi lungimiranti come Paesi Bassi, Francia e Danimarca se ne sono resi conto e hanno promosso i viaggi attivi, costruendo infrastrutture e, di conseguenza, facendo funzionare meglio le loro città. Celebriamo la capacità del ciclismo di rendere il mondo un posto migliore in questa edizione di Rouleur."
ISSUE 125
Le parole dell'editore Ed Pickering: "La bicicletta è la cosa più vicina ad una soluzione miracolosa a disposizione dei politici di tutto il mondo per migliorare la vita soprattutto nelle città, ma ovunque. Chi sceglie la bicicletta risparmia spazio su strade altrimenti congestionate da veicoli a motore. Il ciclismo non provoca inquinamento, salvo l’impatto iniziale della produzione. Quando le persone vanno in bicicletta, diventano più in forma e meno vulnerabili alle malattie e ai problemi legati a uno stile di vita sedentario, il che ha l’effetto a catena di ridurre l’onere finanziario sui servizi sanitari. C’è una buona argomentazione secondo cui andare al lavoro in bicicletta invece di guidare o usare i mezzi pubblici fa bene alla salute mentale (ti porta anche a destinazione in perfetto orario e più vigile). Andare in bicicletta è molto più economico che guidare. Le automobili uccidono e feriscono migliaia di persone ogni anno, mentre nel Regno Unito, ad esempio, i ciclisti non sono quasi responsabili di incidenti gravi. Le città e i paesi che promuovono i viaggi attivi sono luoghi più tranquilli e piacevoli. Questi sono solo gli effetti positivi più evidenti del ciclismo. I politici di paesi lungimiranti come Paesi Bassi, Francia e Danimarca se ne sono resi conto e hanno promosso i viaggi attivi, costruendo infrastrutture e, di conseguenza, facendo funzionare meglio le loro città. Celebriamo la capacità del ciclismo di rendere il mondo un posto migliore in questa edizione di Rouleur."