Sloft n.6

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Sloft è una rivista indipendente di architettura e design con un focus specifico sugli interni dalle piccole metrature e, per la precisione, sugli interni che vanno dai 15 ai 70 metri quadri. 
Lo scopo della rivista è quello di promuovere la visione di una città più sostenibile, più accessibile e più bella, partendo dal presupposto che l'architettura è una risposta per ripensare la vita urbana e affrontare le sfide che si trova di fronte: inquinamento, stress, aumento del costo della vita, rumore, ecc.

ISSUE 6
Da Anversa a Milano, passando per Lione, Marsiglia e Parigi, vi presentiamo una selezione di habitat che forse esprimono più del solito la nozione di bozzolo. Almeno cinque di loro sono compatti. Ma anche per la loro ubicazione: appollaiati sotto il tetto, inseriti in un grande complesso o nascosti in fondo a un vicolo cieco. O nel loro virtuosismo, dove, liberandosi dai vincoli di dimensione o pianta, rivelano ciascuno un universo singolare che li rende veri e propri gioielli da vivere. Anche le case che le completano esprimono questa nozione di rifugio, nel senso che ciascuna a modo suo, attraverso il colore, i materiali o l'atmosfera, sono l'involucro ideale sognato dalle creature umane che le abitano. Bozzoli, dunque, ma aperti. Attraverso i viaggi dei loro abitanti, scopriamo che il loro design è frutto di incontri, curiosità, esperienza e voglia di accogliere.

Quanto è bello sfogarsi fuori dal bozzolo! Nel periodo che precede le Olimpiadi di Parigi, esploriamo come le persone che vivono nelle grandi città conciliano la loro urbanità con il bisogno viscerale di movimento del corpo umano. Nella rubrica “Quando lo sport arriva in città” scopriamo che, anche se non sempre è gradito, lo sport riesce sempre a farsi strada nella vita cittadina. Coglieremo l'occasione per guardare a coloro che hanno fatto della città il loro parco giochi attraverso le loro discipline, molte delle quali discipline olimpiche recentemente registrate. Che pratichino parkour, breakdance, skateboard o BMX, come vivono la città questi atleti urbani? Come si è evoluto il loro rapporto con esso? Quali sono i tuoi posti preferiti? Incontri.

E quando il bozzolo ci ispira? Ci invitiamo a casa dell'artista venezuelano-brasiliana Rosa Maria Unda Souki, il cui appartamento in una residenza progettata da Marcel Lods alla fine della Seconda Guerra Mondiale è diventato una delle principali fonti di ispirazione. Nella serie "La Recherche", l'artista in esilio esprime la sua ricerca di una casa, resa quasi impossibile dal suo status, finché non trova l'appartamento che ora occupa con la sua famiglia. La sua visione è allo stesso tempo onirica e rilassante, dandoci una potente comprensione dell'indispensabilità e della meraviglia del rifugio. Superbo.