Lampoon n.31

$89.00

Moda, arte, design, ricerca estetica, cultura, sostenibilità. Sono questi i pilastri li Lampoon, la rivista italiana fondata nel 2014 da Carlo Mazzoni.
"La parola Lampoon mi è comparsa davanti agli occhi leggendo un libro di Orson Welles – si parlava di The Harvard Lampoon: in inglese, Lampoon significa magazine – magazine ironico, pungente. Un magazine prodotto nelle università capace di dar voce a feroci, veloci, studenti Ivy League. Sono sempre stato affascinato da quel mondo di cervelli, amore e sudore – e così ho scritto nei miei appunti: The Fashionable Lampoon. Snob & Pop – è il DNA di Lampoon. Mescolare l’alto e il basso, l’aristocratico con il commerciale. Ogni epoca di gloria per l’economia e il costume brillava di questo mix: la moda era stupenda quando Lady Diana usciva con Elton John".
Carlo Mazzoni, Editor in Chief

ISSUE 31 - THE INDEPENDENCE ISSUE

Il trentunesimo numero di Lampoon segna il decimo anno della fondazione del magazine ed è interamente dedicato all’indipendenza nell’editoria, nel design e nella musica.  Le personalità coinvolte nel numero sono state scelta proprio perché con le loro esperienze rappresentano il significato di indipendenza senza bisogno di rigide definizioni. Nell’editoria, l’indipendenza si manifesta nella coerenza di visione che guida ogni scelta, più di qualsiasi logica commerciale, esprimendo un punto di vista autentico, con un messaggio etico e spesso anche politico.

Il numero si apre dialogando con Olivier Zahm, mente e voce di Purple Magazine, scopriamo con lui il significato e le sfide dell’editoria indipendente nei mondi dell’arte e della moda;

Joë Dicker, dopo la scomparsa del suo storico editore Bernard de Fallois, decide di intraprendere un nuovo percorso e pubblicare i proprio romanzi in autonomia, fondando una casa editrice indipendente.

Addentrandoci nel numero troviamo: Caterina Barbieri, pioniera della musica cosmica, torna in Italia per dirigere la Biennale Musica 2025; Bob Wilson, regista, ci racconta il suo approccio visionare nel reinterpretare La Pietà Rondanini di Michelangelo in occasione del Salone del Mobile; lo sport viene trasformato in una pratica culturale dall’artista Amanda Pandaba; mentre Mathis Chevalier, celebre fighter di MMA, sfida il concetto di mascolinità tossica con il proprio corpo e il proprio vissuto. Per le strade di Roma nascono scatti fotografici, firmati da Romain Laprade, che ritraggono i volumi razionalisti e modernisti restituendone un’immagine quasi segreta; sette volti appartenenti alla creatività milanese vengono presentati in collaborazione con Chanel.

All’interno della sezione moda e fotografia tre racconti visivi: Rebekah Campbell e Cece Liu immortalano la modella Tilda Lindstam a New York; Boris Ovini ci porta a Parigi con Charlotte Tomaszewska; e Alessia Gunawan firma una narrazione fotografica sospesa tra luce e intuizione. Dexter Lander gioca con manichini e abiti, trasformandoli in sculture viventi, tra realtà e artificio. Il duo Ari Versluis e Ellie Uyttenbroek espande il loro progetto Exactitudes con la giovane stilista indipendente Nada van Dalen. Le nature morte prendono forma grazie a Adrien Dubost, che intreccia i suoi viaggi agli oggetti raccolti, e a Eduard Sánchez Ribot, che costruisce immagini a partire dalla purezza del cerchio.

Dimensioni: 24 x 32 cm

Lingua : inglese

Pagine: 432