Dust n.28

$84.00

Dust è la rivista nata nel 2010 per raccontare le giovani generazioni. Il suo intento è raccontare i giovani senza le etichette imposte dalla società e gli schemi di lettura ai quali siamo abituati dei media sui fenomeni generazionali.
È un progetto non scontato e irriverente, perchè parla dei confini che non esistono più, delle barriere delle vecchie generazioni e dei loro preconcetti che oggi sono superati dalla realtà dei fatti. Dust è la polvere che avvolge l'incapacità di chi è venuto prima di raccogliere e comprendere le spinte interiori dei nuovi esseri umani. Il territorio su cui si muove la rivista è "la crisi", questa misteriosa entità che fagocita chi si affacci all'età adulta da ormai diversi anni, ma che per i giovani è il luogo migliore e più carico di nuove idee, paradigmi e forme.
I principali temi che affronta Dust sono visual culture, moda e arte. Il magazine è un laboratorie di giovani idee in queste discipline dalla cui polvere del passato nascono forme completamente nuove e difficilmente etichettabili.
Non è una rivista che racconta i nuovi trend, ma parla di "genuinità", un mantra emergente che decenni di foto ritoccate e riviste patinate avevano cancellato dalla memoria. 

ISSUE 28
DUST Magazine Issue 28 si apre con un’ammissione semplice e diretta: questo è un altro fashion magazine che non ti salverà. Da qui nasce una domanda cruciale: che ruolo può avere oggi una rivista indipendente nel panorama culturale contemporaneo?
Le riviste indipendenti si trovano ormai ai margini di un’industria dominata da metriche, ottimizzazione e algoritmi, dove la visibilità viene spesso confusa con il valore e resta poco spazio per ciò che non risponde a questa logica. In questo contesto, una rivista stampata sceglie consapevolmente la frizione invece della facilità, il tempo invece della velocità, la cura invece della circolazione. Un rifiuto silenzioso, ma intenzionale.
Issue 28 nasce esattamente in questo spazio di resistenza. Il numero osserva un momento storico in cui la cultura rischia di essere ridotta a contenuto e la creatività a pura performance, riaffermando l’idea che il significato sopravvive solo quando ci si prende il tempo di guardare, leggere e riflettere con attenzione.
Questo numero di DUST si configura come un atto di discernimento, piccolo ma necessario: un tentativo di vedere con chiarezza in un mondo che incoraggia l’opposto. Un magazine che non promette soluzioni, ma propone uno sguardo critico, lento e consapevole su moda, cultura e produzione editoriale contemporanea.

Dimensioni: 30 x 24 cm 
Numero di pagine: 500
Lingua: inglese

*DIVERSE COPERTINE DISPONIBILI, a causa della disponibilità limitata non possiamo garantire la scelta della copertina.