Lost n.9

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Lost è una rivista indipendente cinese di viaggio. Hotel, resort, vita da spiaggia sono tutto quello di cui non parla questa rivista.
Dentro troviamo infatti storie di persone che nel viaggio cercano il pericolo, la scomodità e le cose assolutamente non confortevoli. Da qui per loro scatta l'essenza del vero viaggio, quello che diventa uno state of mind immersivo, in cui l'uomo si può entrare totalmente con corpo e mente nei luoghi e soprattutto negli intrecci umani di un luogo del mondo lontano da quello che comunemente chiama casa.
La rivista è interamente composta da diari di viaggi e riflessioni introspettive accompagnate da fotografie paesaggistiche e frammenti di viaggio davvero eccezionali, che stampate sulla carta ruvida rendono molto l'idea del sudore e della fatica che spesso accompagnano i viaggi anche se non ci piace mostrarli.
A scrivere e scattare le fotografie sono fotografi, viaggiatori e scrittori in grado di rendere i contenuti profondi quanto professionali. 
La rivista ha il cuore tra Cina e Singapore e come sempre di più ci dimostrano i prodotti editoriali asiatici, il lavoro di stampa è curatissimo e molto affascinante. La stessa carta ruvida ci accompagna per tutto il magazine, ma il bordo a vista e le fotografie a pagina intera o addirittura doppia pagina rendono questo oggetto robusto e in grado di rendere l'idea del peso e del fascino delle storie che ospita.

Dimensioni: 17,5x24 cm
Numero di pagine: 296
Lingua: inglese e cinese
Rilegatura filo refe a vista

ISSUE 9
Alcune delle storie in questo numero:
- Constance Chen condivide il gusto e i ricordi persistenti del suo ultimo viaggio spensierato in Giappone prima che accadesse il Covid in “Aftertaste”.
- Quando George Brill fa una visita di addio alla comunità Batek prima di tornare in Inghilterra dall'Indonesia, lo sciamano insiste affinché si sottoponga a un rituale di guarigione per liberarlo dai Jinn. Racconta questa esperienza in “Of Shamans and Ginger”.
- Durante la sua visita a un museo d'arte a Roma, Tiger He riceve un invito inaspettato da un volontario per vedere insieme il mare. Condivide le sue esperienze in “Vedendo il mare a Roma”.
- In "The Tranquility of Nowhere", Jin Xin incontra uno zio pittore in un tempio buddista a Bagan che si offre di insegnarle il metodo di pittura noto come "Sun Bake".
- Michael Levy condivide le sue avventure di lavoro come guida di arrampicata su roccia nella baia di Lan Ha, in Vietnam, in "Cannonball".
- Zilin Yee descrive la sua esperienza di camminare per 14 km a piedi fino alla spiaggia di Chisintang e tornare al suo ostello in "Walking in Hualien".