Visions è una rivista impossibile da decifrare finché non la si legge, e per una rivista che parla di fantascienza senza immagini non potrebbe essere altrimenti. Ci siamo addentrati nei suoi meandri durante i giorni che hanno visto l'Italia e poi il mondo in permanenza forzata in casa e abbiamo scoperto una perla per gli amanti del genere, ma ci abbiamo trovato dentro anche un'altra cosa.

Visions contiene quello che spesso si dice e racconta di ogni innovazione tecnologica: prima dell'innovazione in sé, dei geek, dei primi utilizzatori di una nuova costosissima scoperta, c'è la fantascienza a raccontare molti scenari futuri. E questa spesso arriva molti anni prima, sotto forma di film o, appunto, di racconti. 

Se i primi droni li abbiamo visti in Guerre Stellari e già negli anni '70 si vociferava di computer portatili o telefoni che potessero fare anche altro, Vision affronta con la fantasia di racconti e storie ben scritte gli aspetti futuribili della tecnologia di oggi.

Dai canoni di bellezza che grazie ai social non sono più quelli patinati di "Barbie Girl" degli Aqua, ai robot-babysitter che si evolvono in vere e proprie para-persone in grado di fare prendere una cotta ai padri dei bambini che non riescono a distinguerli come macchine, fino ad arrivare all'ipotesi di un eterno presente. 

Prendete poi un altro refrain tra gli innovatori del nostro millennio e i romantici refrattari alla tecnologia: lo scontro tra chi vuole far comporre musica alle macchine e chi dice che qualsiasi algoritmo, per quanto impostato secondo criteri casuali, non può essere in grado di creare vere e proprie innovazioni da solo, avendo alla fine dietro sempre e comunque un paradigma matematico prestabilito. The Teddy indaga la capacità delle macchine di essere minuziose e precise, mentre l'uomo è per definizione impreciso, ma capace di grandi colpi di genio. 

I racconti, le storie e i piccoli saggi contenuti in questa bookazine (rivista/libro) non hanno a che fare con Guerre Stellari, ma con aspetti futuristi e futuribili delle nostre vite reali. Rappresentano scenari fantastici, ma non troppo, a tratti horror.

Se la lingua inglese non è per voi un ostacolo, i 31 contenuti scivolano via in una selezione molto promettente di scrittori emergenti e qualche nome già affermato nel settore.

Visions è coinvolgente, fa pensare e allo stesso tempo libera i pensieri.

Lo potete trovare su Frab's QUI

 

15 de março de 2020 — Frab's Magazines & More

Deixe um comentário

Os comentários devem ser aprovados antes de serem publicados