Meantime magazine n.2
A metà tra un magazine e un diario personale, Meantime è uno di quei prodotti editoriali per cui si prova amore a prima vista. Diverso da gran parte delle cose che avete visto finora, di questa "rivista" che arriva da Singapore apprezzerete immediatamente il sapore artigianale.
Meantime è frutto del genio di Pang Xue Xiang, giovane giornalista di Singapore che vuole raccontare tramite questa rivista le storie perdute e spesso dimenticate del suo paese. Lo fa con un tocco unico, intimo e personale che umanizza la rivista ben oltre gli schemi in cui siamo abituati a valutare i magazine indipendenti.
Il primo numero, ormai introvabile, è stato un successo per la sensibilità che le sue pagine riuscivano a trasmettere: raccontava la storia di Singapore attraverso ephemera di varo genere inserite tra le pagine della rivista: bigliettini scritti a mano, fotografie, fiori, barchette di carta. Il secondo numero (disponibile QUI) narra di fantasmi, reali e metaforici, e lascia letteralmente di stucco per la scelta editoriale e le caratteristiche del prodotto, difficili da trovare, ideare, pensare e soprattutto realizzare così bene, con la sua cover che sembra rovinata ma non lo è e con la carta termica che nasconde dei segreti.
ISSUE 2 - GHOST STORIES
La seconda edizione, stampata a Giugno 2020, è tutta dedicata ai fantasmi. I fantasmi sono il passato che ritorna, i ricordi sopiti che ad un certo punto fanno capolino. E sono anche i fantasmi veri, le voci, le ombre in un carcere abbandonato o nei giochi di un vecchio luna park.
È tramite questi esseri mistici persi tra immaginazione e realtà che gli autori ci raccontano la storia di una Singapore dimenticata. Dalle foto in un Luna Park che ci fanno interrogare sulla nostra memoria degli eventi, alle isole iper turistiche del Paese, dal poeta che racconta come Singapore si è trasformata rapidamente, alle trasformazioni degli edifici. E poi troviamo dentro storie di persone scomparse, sacralità e testimonianze dei propri fantasmi interiori.
La scelta stilistica è unica e, nell’impossibilità di trovare una formula, possiamo decretare che è pienamente riconoscibile lo “stile di Pang”.
La zine all’interno presenta reportage fotografici, spesso con foto d’epoca, una storia horror in un libello separato, illustrazioni su carta velina e pagine strappate a mano per dare ad ognuno dei 1200 pezzi stampati, un tocco di unicità irripetibile.
L’essenza fisica di Meantime zine parte da una rilegatura a filo refe con dorso a vista, ci stupisce con una copertina termosensibile (diventa scura col freddo e, col calore, svela delle vecchie fotografie in essa celate), ma il tocco di classe è quella che sembra un’imperfezione: il taglio della carta di ogni pagina, impreciso, seghettato, con un leggerissimo effetto rovinato che ricorda in ogni pagina l’immagine di un fantasma che, impercettibile, ci scorre vicino.
Edizione limitata: 1.200 copie
Dimensioni: 25x17,5 cm
Lingua: inglese
Pagine: 144
Carta: RJ termosensibile
Legatura: filo refe con dorso a vista