INQUE n.2

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INQUE è una rivista annuale, dal grande formato, dedicata alla straordinaria nuova scrittura, ma anche all'arte e alla fotografia. Documentando quello che sarà un decennio che definirà un'era, non contiene pubblicità, non avrà una versione web e pubblicherà solo 10 numeri. 
Inque è un'idea di Dan Creowe, già editor di AnOther Magazin e founder di Port and Avaunt, mentre la direzione artistica è affidata a Matt Willey, tra gli art director di The New York Times Magazine. 

Edizione limitata di 3000 copie
Dimensioni: 340 x 245 mm
Numero di pagine: 208
Lingua inglese

ISSUE 2
Il secondo numero di Inque, arriva un anno dopo rispetto a quanto previsto. Come spiega Dan Crowe nel suo editoriale di apertura, il motivo è dovuto ad un mix di cose leggermente tristi: "Guerra, disordini politici , l'aumento dei costi della carta, l'aumento dei costi postali e la continua carneficina della Brexit", il che è esplicativo sul ruolo di un magazine, lanciato con la nobile intenzione di riflettere la sua epoca, che di quell'epoca ne subisce in prima persona tutti gli effetti. 
La potente cover della seconda edizione è firmata della leggenda del graphic design Paula Scher, che chiede: "Come ha fatto l'America a diventare così apertamente cattiva?"
I contributors, ancora una volta, sono costituiti da un impressionante elenco di grandi firme tra cui Annie Ernaux, Stephen Fry, Nicholson Baker, Sheila Heti, John Edgar Wideman, Will Self, Heidi Julavits, Natasha Brown e altri.
Per quanto riguarda la parte iconografica troviamo, tra gli altri, i lavori di Paul Davis, Thomas Prior, Agnes Lloyd-Platt, Matt Dorfman e Lucinda Rogers.
Esattamente come per il primo numero, il design editoriale non delude: grande formato, grafica elegante e senza tempo, fotografie straordinarie e diversi cambi carta. 

Inque è una rivista da collezione, trovi il primo numero QUI.