Cartography n.10

379 kr

Una rivista di viaggio e un diario di viaggio. Forse sarà il grande formato, ma chi fa viaggi per emozionarsi e non tanto per mettere bandierine ha trovato lo strumento giusto per prendere ispirazione e anche per scovare posti magnifici. 
Cartography è una rivista indipendente italiana dedicata alla cultura del viaggio. Ogni numero non ha tempo e racconta tre diverse destinazioni nel mondo vissute dai suoi autori sulla propria pelle attraverso fotografia documentaristica, testi e itinerari giornalieri.
È un modo per prendere ispirazione e per prendere la strada di posti lontani con la mente. Ma poi, se decidete di andarci veramente e vi fate convincere dalle foto struggenti, questa rivista vi racconta per filo e per segno dove andare e come andarci tramite un diario di viaggio preciso, dettagliato e meticoloso che vi aiuterà a costruire le tappe del vostro vero viaggio. 
Paola Corini e Luca De Santis da Milano pubblicano due volte l'anno questo capolavoro a metà tra documentario e diario di viaggio. Disponibili su Frab's diverse edizioni per raccontare posti magnifici e senza tempo. 

Lingua: Italiano e inglese
Dimensioni: 24,5x33,5
Numero di pagine: 260
Copertina: morbida

ISSUE 10 - SCOZIA, EST EUROPA, COSTA RICA
In questo numero
TO LOOK WITHOUT FEAR: LE FOTOGRAFIE DI WOLFGANG TILLMANS RACCONTATE DALLA CURATRICE CLOE PICCOLI
Tillmans è interessato da quel processo che, a partire dall’immagine, riprodotta in diverse contesti come riviste, libri, cartoline, gallerie e musei, nightclub e video musicali, copertine di dischi, manifesti, spazi architettonici e palchi teatrali, attiva nuove dinamiche di relazione non gerarchiche, decentrate, aperte alle differenze. Può l’immagine mediata, riprodotta, avere un impatto più potente rispetto all’esperienza diretta dell’opera? Può essere ugualmente significativa anche se diversa?

LE HIGHLANDS SCOZZESI, UN VIAGGIO DELLA FOTOGRAFA BEA DE GIACOMO E DEL REGISTA MASSIMILIANO BOMBA. TESTO DI DOUGLAS STUART DAL LIBRO “IL GIOVANE MUNGO”
Un vento aspro spirava sul lago e nella sua furia gli faceva schioccare la stoffa del giaccone. Mungo non aveva mai assaporato un’aria tanto tersa, e vedendo che Gallowgate guardava altrove, ne approfittò per reclinare la testa all’indietro e cacciare fuori la lingua. Il vento aveva un sapore verde di erba di primavera, ma c’era in esso anche un marrone preistorico, quasi che avesse esplorato umidi glen torbosi e antiche foreste per millenni, in cerca della propria strada.

FOLCLORE NELLE EBRIDI, DI LISA ROVNER 
Nel 1938, la coppia acquistò l’Isola di Canna. Shaw la descrive così: È più piccola delle isole nei dintorni. Quando sei in mare, in navigazione verso di essa, ti accorgi di quanto sia verde. A nord e a sud vi sono alte scogliere, ricoperte fino alle estreme propaggini di folti prati erbosi. Spesso mi chiedono se la nostra non sia una vita solitaria. Non lo è. Le persone che lavorano con gli animali non si sentono mai sole. Ricordo che in una splendida giornata estiva arrivarono alcuni visitatori a bordo di un’imbarcazione. “Sei lontana dal mondo qui”, disse il velista. Sono al centro del mio mondo, fu la mia risposta. 

EUROPA DELL’EST. UN VIAGGIO DELLA FOTOGRAFA NIKKI MCCLARRON E DELL’AUTRICE CHARLOTTE HARDING
Spire di vapore si innalzano dai pentoloni sui tetti. Foschia fluttuante in sacche nitide. Tracce di brina. Rose potate alla perfezione. Singole file, alti fili d’erba, che si intridono dell’aria e del sole di ottobre. Lungo la strada sorge una vecchia casa. L’epoca di costruzione e i nomi sono incisi su una cancellata di legno, tra i tulipani. Ogni finestra in cui si sbircia è risplendente di vasi in equilibrio pieni di marmellata. I cornicioni pesanti di ricordi e di attimi inosservati. In corridoi rivestiti di pizzo, cavoli accoccolati. L’uva riempie intere ciotole.

L’ARTISTA LUCA TREVISANI VISITA CASA LOOS, TRA PRAGA E PILSEN
L’arte edificatoria di Adolf Loos sembra esser faccenda di superfici, viene subito la voglia di stilarne un catalogo, di far un elenco di materiali, forme e texture, che sia dettagliato e preciso per quantità, proporzioni e associazioni, come ben si addice ai reagenti di una reazione chimica, per definizione specifici e insostituibili.

L’ECOSISTEMA URBANO. TESTO DI MENNO SCHILTHUIZEN, BIOLOGO EVOLUZIONISTA. FOTOGRAFIE DI LUCA DE SANTIS, IN VIAGGIO LUNGO LA COSTA PACIFICA, DALLA COSTA RICA ALLA COLOMBIA
Se noi, abitanti delle città, aprissimo gli occhi all’affascinante processo dell’evoluzione urbana e alle inedite modalità con le quali la biodiversità urbana crea una catena alimentare, il nostro piacere di vivere in una città ne uscirebbe esaltato. Forse pensiamo che la Natura sia scomparsa dalle nostre giungle di cemento ma, se durante i nostri quotidiani tragitti a piedi nel nostro quartiere osserviamo con attenzione, tutto attorno a noi possiamo vedere le prove di un ecosistema ricco e affascinante.