Electra n.14

254 kr

ELECTRA è una rivista indipendente portoghese, pubblicata dalla EDP Foundation, che si concentra sulla critica e sulla riflessione culturale, sociale e politica di eventi legati alla nostra attualità. Tra le sue pagine mette in discussione le tendenze, le idee, le immagini e le mitologie che configurano e muovono i tempi in cui viviamo. Ma non è una rivista accademica e non insegue quello che sta succedendo, anzi mantiene una certa distanza dall'immediatezza giornalistica.

Numero di pagine:256
Copertina: morbida
Lingua: inglese

ISSUE 14 - CONTEMPORARY ART
“I cambiamenti culturali ed economici hanno trasformato l'arte, che è diventata parte integrante delle attività economiche, turistiche, culturali e sociali, a cui trasmette il proprio valore”, scrive Yves Michaud in “On Contemporary Art”, il dossier di Electra numero 14 tutto dedicato all’arte contemporanea.
Dal punto di vista della critica d'arte, della sociologia e dell’economia dell'arte, questo dossier considera questioni estetiche e forme artistiche, ma anche il funzionamento di questo sistema.
Vari aspetti controversi dell'arte contemporanea sono esaminati nell'editoriale di José Manuel dos Santos e António Soares e nella sezione Soggetti di Camille de Toledo, Yves Michaud, António Guerreiro, Paul Werner, Jovan Mrvaljevic e Gregory Sholette.
L'intervista di questo numero di Electra è al filosofo francese Didier Eribon, che parla della sua opera autobiografica Ritorno a Reims e di temi come il determinismo sociale, gli studi di genere, lo stato della politica, e di personaggi come Michel Foucault, Georges Dumézil , Hervé Guibert, Claude Lévi-Strauss e Annie Ernaux.
Per la sezione Portfolio di questo numero, la fotografa olandese Viviane Sassen ha preparato una serie di immagini nuove e ancora inedite che mostrano ciò che l'ha resa unica come artista nel corso della sua carriera e nell'attuale fase della sua creazione visiva. Questo lavoro è accompagnato da un saggio della curatrice e scrittrice Josseline Black.
Il saggista e curatore Juan Manuel Bonet, già direttore del Museo Reina Sofia, analizza gli scritti sull'arte del poeta premio Nobel Octavio Paz; Il filosofo italiano Dario Gentili commenta una frase di Robert Musil tratta da L'uomo senza qualità; nel bicentenario della nascita di Baudelaire, Ana Rocha, critica musicale e ricercatrice, rievoca l'autore de I fiori del male e il suo rapporto con la musica di Wagner; Carla Baptista e Paulo Pena discutono di giornalismo politico e del rapporto tra i giornalisti e l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump; e lo scrittore Rui Manuel Amaral descrive la città di Porto, reale e immaginaria.
L'architetto ed editore spagnolo Moisés Puente analizza un nuovo modo di intendere l'architettura costruita a partire dalle immagini e dalla fotografia architettonica; la storica dell'arte Gillian Sneed scrive del lavoro dell'artista portoghese Gaëtan e dalle metodologie critiche della teoria queer; la curatrice Julia Albani racconta la XVII edizione della Biennale di Architettura di Venezia; il saggista João Oliveira Duarte parla di The Complete Poems of Hölderlin; e il diplomatico Bernardo Futscher Pereira offre i suoi pensieri sulla parola "bazooka".