To Think n.3

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In un mondo che scorre sempre più veloce, che ci sommerge di stimoli e informazioni, inevitabilmente  banalizzate e appiattite sulla quantità piuttosto che sulla quantità, fermarsi a pensare è diventato il vero nuovo lusso. È questa la premessa che ha spinto gli autori di TO THINK, Ben Parker e Paul Austin fondatori dell’agenzia di design e creativi Made Thought, a ideare la rivista. 

Dalla veste grafica accattivante, con un impaginato che fa pensare al noto e Futurista Zang Tumb Tumb di Marinetti, TO THINK si sofferma in ogni numero ad esplorare un tema diverso intorno alla cultura visiva (senza utilizzare immagini!), partendo da una sola domanda intorno alla quale sono chiamati a dibattere e riflettere creativi e pensatori contemporanei. Si creano così nuove collisioni e nuovi contrasti che portano a guardare le cose da tanti e differenti punti di vista. 

Numero di pagine: 210
Lingua: inglese
Copertina morbida 

ISSUE 3 

Come possiamo accelerare verso un nuovo futuro quando siamo incatenati all'oggi?

Questo è il tema di discussione intorno a questo numero. E come a ogni issue di To Think che si rispetti, a parlarne sono chiamati provocatori, imprenditori, designer e anticonformisti. Per provocare dibattito e aprire un pensiero appagante. Pensare è un'attività che ci permette di fermarci e digerire, interpretare, realizzare il nostro quotidiano. 

In questo numero troviamo interventi di Robin Maynard, dell'ambasciatore Peter Thomson, Jeremy Oppenheim, Arthur Wood, del dottor Greg Bailey, J.B Mackinnon, Jose Manuel Moller, Ernst Van Orsouw, del dottor Luke Haverhals, Vaitea Cowan, Ajaz Ahmed e della dottoressa Vandana Shiva.