Nomad n.15

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nomad è una rivista di design e società che considera il design come un processo in grado di modellare il futuro e catalizzare gli sviluppi sociali e gli stili di vita individuali. L'obbiettivo di questo semestrale è di cambiare la prospettiva con cui guardiamo al design e modificare il suo status da qualcosa di straordinario a un concetto più comune, che possa essere apprezzato con maggior semplicità e naturalezza. 
Tra le sue pagine si esplorano non solo i risultati finali dei processi di progettazione e gli stessi progettisti, ma anche gli effetti e il potenziale futuro della cultura del design per gli individui e la società nel suo insieme, nel quadro di una più ampia comprensione del design stesso.
In questo modo, nomad cerca di assumere nuove posizioni offrendo diversi punti di vista: personale ed economico, culturale e globale.

Dimensioni: 20X26 cm
Numero di pagine: 220
Copertina: morbida con sovracopertina
Lingua Inglese

ISSUE 15
Il numero 15 di nomad
esplora il confine tra intelligenza artificiale e umana. L’edizione sottolinea che, sebbene l’intelligenza artificiale sia notevole, manca di qualità umane come l’empatia, l’intuizione e il giudizio etico. Ci poniamo la questione se l’intelligenza artificiale possa aiutarci a navigare nel nostro mondo complesso, nonostante i suoi limiti. Designer rinomati come Philippe Starck, Martino Gamper e l'illustre artista Trevor Paglen offrono le loro intuizioni, facendo luce sull'intersezione dell'intelligenza artificiale con creatività, design ed espansione della coscienza. Contempliamo il profondo impatto che l'intelligenza artificiale avrà sulle nostre vite e sullo sviluppo della nostra società, come discusso da diversi pionieri, figure di ruolo e visionari, tra cui CD di Sahco e Magniberg Bengt Thornefors, designer e ricercatrice multidisciplinare Madeline Gannon, e il la sola e unica Alice Rawsthorn.