Soft Punk Magazine n.3

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Soft Punk è un trimestrale di arte e cultura letteraria, con base tra Londra e New York.
Nato dal desiderio di supportare scrittori e artisti emergenti nel dare un senso al nostro contemporaneo, il magazine è stato fondato nel 2019 da Jacob Barnes e Charlie Lee a cui si sono uniti la graphic designer Sofie Præstgaard e l'editor Søren Jakobsen.
Tra le sue pagine si alternano elementi visivi emotivi, perspicaci e occasionalmente sfacciati, con uno spazio generoso riservato alla poesia e all'arte.
Sebbene le linee guida editoriali siano intenzionalmente libere, Soft Punk rimane fedele alla sua mission: "Nel vuoto lasciato da un paesaggio sempre più ristretto di sbocchi culturalmente curiosi, abbiamo sentito la necessità di muoverci".

Numero di pagine: 160
Lingua: Inglese

ISSUE 3 - BEGINNINGS END

Questo numero è una sorta di testamento non per le generazioni future, "ma per quello che diventeranno le generazioni attuali". Con questa premessa il numero 3 di soft punk riunisce di nuovo alcune tra le menti della scrittura più brillanti nel mondo indipendente per dare vita a storie che provano ad immaginare un futuro per chi vive l'oggi. 
Dentro troviamo dalle violenze in Kenya alla descrizione di Joe Biden come l'uomo che non può finire sotto Impeachment, il monologo di un padre alcolista e altri racconti inventati e para-distopici che provano a raccontare un futuro quantomai incerto.
Ad articoli, reportage, racconti e poesie si intervallano ottimi lavori di illustrazione che colorano di una forza potente quanto inquieta questo numero. 

Copertina di Virginia Zamoria