Alla Carta n.23

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Alla Carta è una pubblicazione internazionale semestrale che si avvicina alla moda, all'arte e al design di fascia alta.
Nomen omen, in un momento in cui il web sembra l'unica via di comunicazione, Alla Carta torna a scommettere sul medium più prezioso, la carta appunto.
Il magazine è un'ode alla carta e, al contempo, al momento più prezioso della giornata: le interviste si svolgono sempre attorno a un tavolo, per festeggiare uno delle più antiche abitudini italiane, la convivialità.

Dimensioni: 225 x 310 mm
Numero di pagine: 280
Lingua: inglese

ISSUE 23 - Ratataplan
Ratataplan, film del 1979 diretto da Maurizio Nichetti, è stato il punto di partenza di questa nuova edizione di Alla Carta. Una favola metropolitana in bilico tra il grottesco e il surreale, dove il protagonista, Nichetti stesso, non pronuncia una sola parola per tutta la durata del film. Un antieroe schietto che racconta la sua storia e il lieto fine, lasciando che sia il suo corpo a parlare. Preferisce ripiegare sull'antica arte muta della gag, mescolandola al mimo e alla clownerie. Così facendo, Nichetti smaschera il mondo e la sua crudeltà con la grazia dell'innocenza e la gentilezza dell'ironia. Frastornato, sognante e impacciato, affronta temi difficili come il lavoro, l'emarginazione, il teatro e l'amore attraverso il 'realismo fantastico'. Abbiamo intervistato Nichetti durante il pranzo di un lunedì di settembre estremamente soleggiato. Prendendo spunto dalla sua malinconica comicità e teatralità, abbiamo pensato ad Aldo Spoldi. Il risultato somiglia più a un suo lavoro che a un'intervista: una raccolta di pensieri che, letti tutti insieme, illustrano perfettamente la sua personalità e la sua filosofia artistica. Con un realismo un po' meno fantastico, abbiamo affidato il difficile compito di esplorare l'emarginazione alla serie fotografica Rischiano pene molto severo di Paola Di Bello del 1998. Tutto il resto è il risultato di conversazioni attorno a quegli stessi temi, un susseguirsi di maschere, bevande, abiti di scena, lacrime e risate, nella speranza di poter abitare anche noi quell'angolo felice tra poesia ingenua e commedia.