Robida n.10

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Robida è una rivista un po' italiana e un po' slovena che tratta di cultura, arte, filosofia, società. 
R o b i d a, nelle lingua che si parla nel piccolo paese di Topolò, a cavallo tra Italia e Slovenia, dove la rivista è nata, significa rovi. I rovi sono le prime piante che crescono su un terreno abbandonato.  
R o b i d a è proprio così, è pianta, viva, che cresce, non le serve tanta acqua né troppe cure: è libera. 
La rivista unisce una certa spontaneità con ricerca e curiosità. Nasce nel 2015 da un’idea di Maria Moschioni e Vida Rucli e cresce insieme a Dora Ciccone, Elena Rucli, Aljaž Škrlep, Janja Šušnjar, Matteo Vianello e Anna Moschioni.

Numero di pagine: 304
Copertina: morbida
Lingua: italiano, inglese, sloveno, francese, spagnolo
ISSUE 10

Il decimo numero della rivista Robida, che celebra il suo decimo anno di vita, è fatto di corrispondenze, conversazioni, interviste e scambi di lettere in cui la rivista diventa il pretesto per stabilire nuove relazioni o approfondire quelle esistenti. Mentre la scrittura e altre attività creative possono spesso essere sforzi solitari, quest'anno, lo scopo principale di Robida era decisamente tangibile e pratico: uscire e parlare, discutere, incontrarsi, scriversi, organizzare e creare, insieme.
Il numero contiene corrispondenze su, tra le altre cose, fuoco, pane, sogni, lingue selvagge, spazio pubblico, architettura locale, orti comunitari, pratiche di lettura, cielo, api, cartoline, progettazione tipografica, resistenza, appartenenze, agricoltura rigenerativa, programmazione, uguaglianza radicale e molto altro.