Eye n.107

Si definisce "the international review of graphic design" e, in effetti, la rivista fondata nel 1990 da Rick Poynor e oggi diretta da John L. Walters può essere considerata un po' la bibbia del settore. Con cadenza trimestrale, Eye mette nero (e altri colori) su bianco le ultime tendenze in fatto di grafica. Il bianco, poi, non è lasciato al caso, ma è quello di tre diverse tipologie di carta che vanno a comporre uno dei magazine più collezionati e curati al mondo. 
Il focus della rivista sono la grafica e le arti visive, esplorate con approfondimenti, interviste, commenti, recensioni e immagini. 

Dimensioni: 24x30
Pagine: 100
Copertina: morbida in cartoncino Fedrigoni 250 grammi
Lingua: inglese

ISSUE 107
"Spesso sperimentiamo per la prima volta i cambiamenti culturali e tecnologici attraverso la tipografia e l'immagine, anche se non sempre comprendiamo cosa significhino per la vita e il lavoro. Ormai molti di noi hanno incontrato app di intelligenza artificiale visiva e i modi inquietanti in cui illustrazioni, foto, clip di film e altro possono essere evocati da semplici parole o prompt. I programmi di AI possono entusiasmarci, ma minacciano anche il pianeta e confondono il nostro senso di sé. C'era poco consenso tra i professionisti con cui ho discusso di queste questioni, spesso solo un misto di ansia di perdersi qualcosa e una sana dose di cinismo nei confronti dei giganti della tecnologia che ci seducono verso un futuro che erutta carbonio in cui l'intelligenza artificiale viene utilizzata per i compiti più banali.Ma le persone veramente creative troveranno sempre modi provocatori per utilizzare le tecnologie emergenti, come attestano le immagini in questo numero".