Errant Journal n.7

¥4,600

Errant Journal è un magazine culturale e politico liberamente ispirata alla nozione di Poetica della Relazione di Édouard Glissant in cui vengono opposte le idee di centri, linearità, radici e dicotomia. Errant, che significa sia "deviare da una norma accettata" che "errare", rappresenta un modo per liberarsi dall'idea di identità basata sull'origine e dalla possibilità di possedere una totalità di conoscenze. Non è mai l'obiettivo sapere tutto, vedere e capire qualcosa nella sua interezza. Invece, una persona "errante" rifiuta l'universale e sfida l'idea che il mondo sia trasparente e spiegabile.

Errant Journal è un concept di Irene de Craen, realizzato in collaborazione con Framer Framed, una piattaforma con sede ad Amsterdam per l'arte contemporanea, la cultura visiva e la teoria e pratica critica. 

ISSUE 7 'Wandering but not lost'

Con una copertina grafica ispirata al tatreez, il tradizionale ricamo palestinese, il settimo numero della rivista di teoria culturale Errant affronta il tema "Incorporare la resistenza". Attraverso saggi ed ephemera legati alla Palestina, il numero esplora il ruolo del corpo e del sé nelle forme di resistenza e nelle lotte per la liberazione.

Il numero è curato dalla guest editor Ghiwa Sayegh, della rivista femminista Kohl, che ha concepito il tema mesi prima del 7 ottobre. La sua pubblicazione oggi risulta ancora più significativa nel contesto dell’attuale repressione del sostegno pro-palestinese. Come scrive l’editrice Irene de Craen:

"È proprio qui che, secondo me, l’editoria indipendente dimostra uno dei suoi più grandi valori: creare uno spazio libero da tali controlli, che può essere condiviso oltre i confini per dare forma a un discorso che… antagonizza, contraddice, sovverte, disobbedisce e, soprattutto, resiste."