Lampoon n.29

4.500 kr

Moda, arte, design, ricerca estetica, cultura, sostenibilità. Sono questi i pilastri li Lampoon, la rivista italiana fondata nel 2014 da Carlo Mazzoni.
"La parola Lampoon mi è comparsa davanti agli occhi leggendo un libro di Orson Welles – si parlava di The Harvard Lampoon: in inglese, Lampoon significa magazine – magazine ironico, pungente. Un magazine prodotto nelle università capace di dar voce a feroci, veloci, studenti Ivy League. Sono sempre stato affascinato da quel mondo di cervelli, amore e sudore – e così ho scritto nei miei appunti: The Fashionable Lampoon. Snob & Pop – è il DNA di Lampoon. Mescolare l’alto e il basso, l’aristocratico con il commerciale. Ogni epoca di gloria per l’economia e il costume brillava di questo mix: la moda era stupenda quando Lady Diana usciva con Elton John".
Carlo Mazzoni, Editor in Chief

Dimensioni: 24,5X32,5
Numero di pagine: 432
Lingua: inglese

ISSUE 29 - BOILING
«L’era del riscaldamento globale è finita; è arrivata l’era dell’ebollizione globale» – António Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite.

L'immagine che questo evoca nelle nostre teste. Si teme che il 2024 sarà l’anno più caldo di sempre, con temperature nell’emisfero settentrionale che dovrebbero raggiungere massimi intensi a giugno – ma la cosa più estenuante è che le temperature più alte mai registrate fino ad oggi risalgono proprio allo scorso anno, il 2023.
Cronaca, cultura, ironia intellettuale: The Boiling Lampoon è dedicato a tutto ciò che bolle. In Lampoon ci sono due parole che sintetizzano la nostra identità: ruvidità e fragilità. Abbiamo paura, ma possiamo reagire. Possiamo usare il nostro cervello, le nostre mani e pensare in modo diverso.

Tra le interviste, troviamo Martin Parr, che parla dei suoi ritratti su una spiaggia pubblica in Inghilterra; Carsten Höller ci conduce nel suo Laboratorio del dubbio; Pelle Cass sul senso di ansia; Benjamín Labatut parla di filosofia, vita e morte; 'se non ti arrabbi, non hai fatto un buon lavoro' – dice Jordan Firstman, protagonista di Rotting in the Sun; un esclusivo portfolio artistico di Flaminia Veronesi sulla maternità sociale e la maternità collettiva.