Other As A Journal
The * as a Journal è un nuovo magazine indipendente che si focalizza ad esplorare un tema diverso in ogni numero. È destinato ai lettori di tutto il mondo interessati alla cultura moderna ed è anche uno spazio eccezionale di cooperazione culturale, dove creatori, curatori e ricercatori della Lituania e di vari paesi stranieri si incontrano collettivamente per riflettere su argomenti di attualità, invitando i lettori a guardarli da prospettive culturali inaspettate.
136 pgs, 28 × 21 cm
Lingua: inglese
OTHER AS A JORUNAL ISSUE
Sappiamo dai tempi di Hegel che l'alterità è una parte costitutiva del sé; vale a dire, non possiamo formare un'identità personale significativa senza fare necessariamente riferimento a qualcosa che consideriamo intrinsecamente estraneo a noi. Questa idea relativamente semplice ha dato vita a 200 anni di continua lotta con ciò che è l’Altro, la sua funzione, definizione, ruolo e simili. L'Altro doveva diventare la fonte della moralità, servire semplicemente da specchio DEL sé, essere funzione della trascendenza, e così via.
Un uomo nello spazio ci ha fatto pensare a esseri non terrestri; il femminismo ci ha insegnato a pensare alle donne come Altro; gli studi postcoloniali hanno fatto lo stesso con la razza; il pensiero postmoderno ci ha mostrato l’alterità nel linguaggio, mentre il postumanesimo ci ha fatto notare altre forme di vita come altre significative.Invece di affrontare l’Altro come mera funzione dell’identità personale, abbiamo osservato una proliferazione dell’alterità.
Fondamentalmente, l’alterità si manifesta in varie forme: razza, etnia, religione, genere, sessualità o qualsiasi indicatore che distingua un gruppo da un altro. La sfida sta nel riconoscere queste differenze e il modo in cui le società rispondono e affrontano le complessità che ne derivano. La tendenza a considerare l’“altro” come estraneo o minaccioso può portare all’esclusione, alla discriminazione e persino alla violenza, perpetuando cicli di incomprensione e odio.
Un aspetto del problema dell’alterità è il fenomeno psicologico dell’etnocentrismo, in cui gli individui percepiscono il proprio gruppo culturale o sociale come lo standard rispetto al quale tutti gli altri dovrebbero essere misurati. Per superare questo pregiudizio radicato è necessario abbracciare la diversità e coltivare l’empatia, riconoscendo che ciò che potrebbe non essere familiare non è intrinsecamente inferiore.
Questo numero di * as a Journal è organizzato come un labirinto senza uscita. Non esiste una tipologia degli altri, nessun approccio sistematico, né un chiarimento concettuale né una soluzione a un problema di vecchia data. L’intera edizione è guidata dall’idea che parlare di alterità richieda una certa umiltà intellettuale perché l’alterità deve essere avvicinata e affrontata nei suoi termini e non semplicemente come risultato del sé. Dopotutto, se Hegel aveva capito qualcosa con la sua intuizione sull'altro come parte costitutiva del sé, significa che l'alterità è precedente e più primaria del sé.