New Philosopher n.44

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New Philosopher è uno dei magazine indipendenti di filosofia più conosciuti al mondo. Dedicato all'esplorazione di idee filosofiche di pensatori passati e presenti, l'obiettivo della rivista è quello di guidare i lettori a vivere un'esistenza più felice e più libera, ma anche quello di introdurre idee filosofiche che sfidano il pensiero e il condizionamento contemporanei.
Tra le sue pagine è possibile trovare alcune delle menti più importanti del mondo su prospettive raramente ascoltate: la società tecnologica, il consumismo, la felicità, la guerra nella tua mente, una vita straordinaria e idee per cambiare la tua vita.

Lingua inglese
Numero di pagine: 130

ISSUE 44 - Fluorishing
Non è raro che le persone pensino che la fioritura sia una destinazione, un luogo che possiamo raggiungere dove le nostre vite sono in ordine e noi (e le persone che amiamo) siamo felici, equilibrati e in pace con il nostro posto nel mondo. Per la maggior parte di noi è più complicato di così; piuttosto che una destinazione, fiorire è più simile a un’ombra che non riusciamo a distinguere, per non parlare di afferrare.
Mentre ci battiamo per questo stato utopico, la vita va avanti in tutta la sua disordinata gloria: bollette, faccende domestiche, lavoro, commissioni, fallimenti, preoccupazioni finanziarie, delusione in noi stessi e negli altri. Per non parlare delle preoccupazioni globali come la guerra e il cambiamento climatico. Come possiamo prosperare in mezzo a tutto questo caos e fatica?
Schopenhauer descrisse il concetto di “volontà di vivere” come una “forza animale di resistere, riprodursi e prosperare” – soprattutto, riteneva che questa volontà fosse irrazionale, un “impulso cieco e incessante senza conoscenza” che è la forza trainante dei comportamenti istintivi, mantenendoci in uno stato di infinito e insaziabile impegno. Schopenhauer pensava che si potesse, si dovesse, puntare più in alto.
La nostra volontà di vivere potrebbe essere una forza animale che spinge i nostri comportamenti istintivi a durare e prosperare. Ed è probabile che la fioritura sia come un’ombra che non riusciamo a distinguere; uno stato che, per la maggior parte, ci sfugge. Ma è una cosa così brutta?
Potrebbe benissimo essere che proprio l’inafferrabilità della prosperità sia ciò che ci fa andare avanti, spingendoci a lottare per qualcosa di migliore, permettendoci così di persistere, forse anche di prosperare, quando la vita sembra tutto troppo gravoso.